Sono sul volo di ritorno da Oraldo, Lotusphere 2009 è finita ieri dopo una settimana incredibilmente interessante.
Voglio riassumere brevemente quello che ho visto, i messaggi che ho sentito mandare chiaramente da Lotus e quelli rimasti tra le righe ma, secondo me, altrettanto importanti.
La sessione di apertura (la Opening General Session)
Partiamo dalla sessione di apertura. La prima con Bob Picciano, introdotto come "General Manager Lotus and WebSphere Portal". Bob sa tenere il palco ed è stato molto sintetico ed incisivo, due parole di apertura su Lotus a livello worldwide, qualche numero sui risultati del 2008 e poi il via allo show.
Prima novità: tre clienti Lotus vengono sul palco e presentano la loro esperienza Lotus e parliamo di nomi "grossi":
Coca Cola (link):
Un deployment worldwide che copre le 200 nazioni in cui si estente l'universo Coca Cola, l'integrazione con il mondo SAP e i piani di upgrade alla 8.5
HSBC (link):
Una banca con 300.000 impiegati su 9000 location worldwide, tutti con Notes
NetJets (link):
Una'azienda di servizi di aviazione, offre alla propria utenza la possibilità di avere un volo (dal Charter all 747) organizzato in poche ore e rispettando i requisiti qualitativi del clienti.
Tutto il coordinamento è basato sull'impiego di un sistema WebSphere Portal e dell'integrazione ovvia con i sistemi collaborativi di Notes e Sametime.
Si passa poi ad analizzare le linee di prodotto da Notes a Sametime da Quickr a WebSphere Portal passando per Lotus Mashups e finendo con il lancio ufficiale dell'offerta SAAS di IBM che passa dal nome in codice BlueHouse al nome definitivo Lotus Live (con evidente attacco frontale all'offerta Microsoft)
Ma andiamo con ordine:
Sametime e la Unified Collaboration; Sametime è sulla scena. Si parla di Sametime 8.5 e della sua rivolzuione. IBM/Lotus hanno messo pesantemente mano al motore di conferencing e messaging. Viene mostrata la nuova sala riunioni: Niente più applet java ma solo ajax e html dinamico. Inoltre per il client Sametime connect sarà disponibile una conference room indipendente, ottimizzata e senza ricorso al browser di sistema.
Si parla anche della soluzione Unified Collaboration e Telephony di IBM che però è orientata verso un pubblico enterprise, sopratutto per il dimensionamento dei server che gestiranno la telephony (altre opzioni più "accessibili" sono disponibili dai partner IBM)
Infine espansione del supporto per i device mobili con l'integrazione di BlackBerry come client per le sale riuonioni (sarà possibile seguire una conferenza direttamente dal proprio BlackBerry in totale mobilità)
Notes e Domino:
la strategia è semplice "evoluzione" continua, nessuna rivoluzione (anche se le XPages sono rivoluzionarie) e quindi continuo impegno a proteggere gli investimenti dei clienti. Una nota importante è data dal report sull'adozione di Lotus Domino 8.0 (i clienti già migrati sono più del 70%) e di Lotus Notes 8.0 che superati gli ostacoli di gioventù (principalmente i requisiti hardware ottimizzati a partire dalla versione 8.0.2) stà cominciando ad andare sui desktop degli utenti con ottime aspettative per il client 8.5 (disponibile già in 14 lingue pochi giorni dopo il rilascio).
In sintesi: Domino 8.5 e Notes 8.5 includono XPages, Simphony 1.2, Expeditor 6.2, il client è disponibile per Windows, Mac OS X e Linux (RedHat, SuSE, Ubutnu)
Lotus Connections e il social software:
Lotus Connections è la piattaforma per il social software di IBM. Nel corso della sessione di apertura sono stati mostrati esempi relativi a Connections 2.5 (attualmente in sviluppo) e presentate le maggiori novità:
- Introduzione di un completo prodotto per la gestione di Wiki
- Aggiunta di funzionalità "simil-facebook" come il flusso di "updates" e la possibilità di lasciare il proprio "status" indicato.
- Ulteriore espansione delle funzionalità di reporting e ulteriori miglioramenti all'interfaccia ed usabilità del prodotto.
Quickr:
Parliamo di Quickr. Da quickr 8.0 sono disponibili le due edizioni, quella "domino based" (erede di Quickplace) e quella "portal based" (basata su WebSphere Portal e Web Content Manager).
Qui ci sono un pò di novità. E' confermato che Domino Doc non avrà evoluzioni ma che verranno forniti percorsi di migrazione verso gli ambienti Quickr. E' inoltre sempre più spinta l'integrazione di con le soluzioni di Enterprise Content Management (Filenet e IBM Content Manager) che permette di lavorare sui documenti all'interno di quickr e di trasferirli poi su un repossitory ECM per il mantenimento a lungo termine e il record management.
La novità secondo me in assoluto più interessante riguarda Quickr Next su cui IBM inizierà a lavorare nel 3°/4° quarter 2009 e che prevede di fatto una rivoluzione che evolverà quickr per sostituire il sistema di customizzazione basato su template HTML e placebot con un sistema basato sulle nuovissime (e velocissime XPages). Se avete quickr tenetevelo stretto, il futuro è roseo (Non vedo l'ora :).
Websphere Portal e Mashup:
Qui arriviamo al mio argomento preferito, il portale. Con il rilascio di portal 6.1 e con le immense innovazioni legate alle tecnologie 2.0 (che permettono di aumentare la produttività e le performance) e all'evoluzione del motore WCM il portale aumenta ulteriormente la propria maturità anche nel campo del Web Content Management.
La versione 6.1.0.1 introduce ulteriori miglioramenti che semplificano grandemente la creazione di sistemi WCM complessi ed ulteriori miglioramenti arriveranno sulla strada verso Portal 7.0 (che dovrebbe vedere la luce nel corso del 2009).
Sempre legato a Portal è Mashup il prodotto ottimizzato per la creazione di applicazioni "rapide" basate sul riuso e l'integrazione dei dati aziendali.
Portal e Mashup restano separati (l'architettura Mashups è molto più leggera di quella portal) ma i componenti realizzati per la piattaforma Mashups (detti Widget) diventano integrabili direttamente in WebSphere Portal.
Lotus Live:
Ultimo tema, SAAS, software as a service. Da tempo IBM aveva lanciato la beta di BlueHouse la sua piattaforma di servizi internet per le aziende.
Per la prima volta IBM entra in questo campo e lo fa con il Brand Lotus.
Inizialmente i servizi offerti in Lotus Live (questo il nome ufficiale dell'offerta) riguardano:
- Presenza "aziendale" con la gestione dei propri contatti
- Gestione della "relazione" con altre aziende presenti in BlueHouse con la possbilità di creare "connessioni" come siamo abituati a fare tra persone su LinkedIn
- Servizio "Share" per la condivisione di files tra utenti anche di aziende diverse dalla nostra ed un raffinato sistema di sharing e controllo di accesso (con tanto di plug-in notes per l'upload rapido)
- Activities per la gestione online del coordinamento delle attività (il modulo Activities di Lotus Connections è stato reso multitenant-ready e integrato nell'offerta Lotus Live)
- Forms & Visualizzazione dati
- Instant messaging (Sametime IM), Web conferencing ed eventi online basati su Sametime Unyte
- Hosted Notes, per aziende con più di un migliaio di utenti IBM offre Notes in modalità hoste
Inoltre è stata annunciata l'operazione di aquisizione di OutBlaze una società coreana che eroga servizi di posta con centinaia di milioni di caselle attive. Questa novità dovrebbe portare Lotus Live ad avere un'offering di Mail/WebMail integrata che dovremmo ritrovare con il nome di Lotus iNotes Live. Un bel colpo perchè significa che IBM non stà scherzando visto l'investimento in ballo.
Per le realtà italiane spesso "scettiche" nel mettere i propri dati fuori dall'azienda (parlo sopratutto della posta) Lotus Live potrebbe essere comunque interessante per l'integrazione con i prodotti Lotus Foundations. Una piccola/media azienda potrebbe avere un server foundations per posta e dati ma utilizzare i servizi di Lotus Live per condividere documenti con i partner e organizzare i propri eventi online.
Passiamo al resto della settimana:
Ovviamente non ho potuto seguire tutte le sessioni che avrei voluto e quindi mi sono focalizzato su tre temi: XPages, composite applications e Portale & WCM.
XPages: è la tecnologia calda del momento, in pratica rappresenta lo sbarco della tecnologia JSF (Java Server Faces) all'interno di Domino Designer che diventa, a insaputa di molti sviluppatori, un ambiente di sviluppo J2EE. I vantaggi che portano le XPages sono molteplici, ne elenco qualcuno:
- Performance, performance, performance: le XPages stracciano sul tempo il renderer dell'HTTP server domino
- Flessibilità e riuso: grazie alla base JSF e ai "custom controls" è possibile lavorare in notes con principi molto vicini a quelli di VisualBasic o dei controlli ASP.net (per chi conosce questi mondi)
- Separazione di interfaccia e dati: le XPages che compongono una applicazione possono risiedere in un database separato da quello dei dati, addirittura su un server remoto. Questo semplifica la creazione di "gateway" applicativi o l'ottimizzazione. (per es. un db di front-end potrebbe dare accesso ad N backend db)
- Finalmente le "sessioni". Per chi conosce il mondo J2EE è scontato ma in domino non è mai stato possibile memorizzare un'informazione nella "sessione" web dell'utente (a meno di usare cookies). Con XPages finalmente anche questo nuovo sturmento è disponibile agli sviluppatori.
Composite applications: Altro tema a me caro è quello delle composite applications ovvero della possibilità di "comporre" applicazioni nel client notes riutilizzando componenti provenienti da più database diversi o addirittura scritti in java per connettersi a sistemi esterni.
Le composite applications sono disponibili dalla versione 8.0 del client standard e grazie alla 8.5 sono disponibili ulteriori funzionalità.
Una discussione completa richiederebbe un libro intero ma in sintesi vi cito i punti di forza e le motivazioni per investire in composite applications:
- La struttura di una composite application si basa su "pagine" che come se fossero dei frameset possono contenre componenti nativi notes (per esempio una vista o un documento) e componenti extra sviluppati per l'ambiente Eclipse/Expeditor (per esempio un browser web o un container applicativo come il client HostOnDemand che consente di accedere a sessioni 3270/5250/CICS/VT direttamente dal client notes)
- I "componenti" possono essere riutilizzati in più applicazioni e grazie al wiring collegati tra loro anche senza esplicito sviluppo di codice, basta avere delle corrispondenze tra i dati.
- Integrazione con applicazioni esterne: grazie al nuovo container framework è possibile scrivere componenti o utilzzare quelli esistenti per l'integrazioni di mondi esterni. Per esempio è possbile estrapolare dei valori da una pagina web di un sito di terzi ed usarli in un'integrazione applicativa oppure avere un utente connesso ad una sessione 5250 e catturare automaticamente i campi di una schermata per il wiring verso una vista notes o un'altro componente applicativo (per esempio una portlet che fa una query remota attraverso un web service)
- Il "design" di una composite applicaiton può stare all'interno di un database esterno rispetto ai dati e aggiungere funzionalità senza dover intervenire sull'interfaccia delle applicazioni esistenti.
Portale & WCM:
Di websphere portal e WCM scriverò più dettagliatamente in un post che stò preparando visto il mio particolare interesse.
Ad ogni modo vanno rilevati grandissimi miglioramenti:
- Il portale iniza ad essere accettato come un componente integrale dell'offerta lotus anche dai più irriducibili partner/sviluppatori/amministratori che non hanno ancora voluto affrontare il mondo J2EE per espandere la propria offerta oltre a ciò che il mondo domino include.
- Finalmente anche il portale ha un logo giallo/arancione come tutti gli altri componenti della famiglia.
- L'affidabilità di WebSphere Portal come portale di integrazione e processo continua ad essere indiscussa.
- L'affidabilità del Web Content Manager che è parte dell'offerta WebSphere Portal entra nella fase di completa maturità ed offre flessibilità ed affidabilità. Qui IBM stà investendo moltissimo. Più della metà delle sessioni Portal di Lotusphere 2009 sono state dedicate a WCM
- Gli strumenti di sviluppo "RAD" sono sempre più raffinati e la Portlet Factory è ad ogni iterazione più completa e ottimizzata.
- Portale e Mashups condividono finalmente l'architettura degli iWidget. Portal è in grado di integrare iWidget realizzati secondo la specifica iWidget 1.0 e di farli partecipare al wiring tra le applicazioni.
Per ora termino qui la sintesi con l'intenzione di tornare su alcuni specifici temi in modo più approfondito.
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Daniele Vistalli January 24th, 2009 00:51:51